L’Epilogo
L’epilogo è quello che per Amedeo Matacena si aprono le porte del carcere.
La Suprema Corte di Cassazione ha confermato infatti la condanna a cinque anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa nei confronti dell'ex deputato di Forza Italia.
La condanna di Amedeo Matacena , pertanto, adesso è definitiva.
La Cassazione ha confermato la pena di cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa inflitta all'ex deputato di Forza Italia lo scorso 18 luglio dalla Corte d'assise d'appello di Reggio.
Il prologo.
Nel marzo 2001 dal Tribunale di Reggio Calabria condannò Matacena a 5 anni e 4 mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.
Nel marzo 2006 invece Matacena verrà assolto dalla Corte di Assise di Reggio Calabria, in seguito all'annullamento della sentenza.
Nel maggio del 2010, la Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria confermò la sentenza di assoluzione già emessa in primo grado.
Seguì il ricorso in Cassazione dell’avvocato generale dello Stato, Franco Scuderi.
La cassazione riportò la causa davanti a un'altra sezione della Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria (Iside Russo presidente, Marialuisa Crucitti a latere).
Seguì la condanna che oggi viene confermata in Cassazione.
La storia politica.
Così finisce la storia politica dell’allora astro nascente del partito di Silvio Berlusconi, la cui carriera politica fu stroncata proprio per il coinvolgimento nel terzo filone del procedimento “Olimpia” che, negli anni ’90, ricostruì fatti e circostanze della seconda guerra di mafia reggina.
Fu allora che Forza Italia, infatti, decise di non candidarlo più in Parlamento.
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Reggio Calabria